chi sono archivio home



Hostess uccisa da driver,
giro di vite di Didi:
“schedare” ogni viaggio

In seguito all’uccisione nei giorni scorsi di una passeggera, Didi Chuxing vara una rivoluzione tecnologica nel tentativo di garantire la massima sicurezza ai milioni di cinesi che ogni giorno utilizzano i taxi e le auto private disponibili attraverso la sua app.

 

Dopo che il 6 maggio una hostess ventunenne era stata assassinata a Zhengzhou (nello Henan) dal driver che l’aveva prelevata all’aeroporto, l’11 maggio Didi aveva sospeso “Hitch”, il suo servizio intercity.
Nel tragico episodio, il sistema di riconoscimento facciale di Didi si era rivelato difettoso, non riuscendo a identificare l’autista (in seguito ritrovato annegato). Inoltre, il sospetto assassino al momento del crimine stava utilizzando l’account Didi del padre.

Tutto ciò aveva suscitato preoccupazione e proteste in un’opinione pubblica che tiene in enorme considerazione tutto ciò che riguarda la sicurezza.

 

Secondo quanto anticipato dalla stessa Didi al sito TechNode, nei prossimi giorni l’azienda varerà le seguenti contromisure: gli autisti dovranno fotografarsi e sottoporsi a riconoscimento facciale prima di ogni viaggio di “Hitch”; non potranno essere più caricate fotografie (che verranno sostituite da immagini impersonali) sui profili dei passeggeri; mentre “Hitch” continuerà a essere sospeso tra le 10 di sera e le 6 di mattina.

Didi effettua quotidianamente in Cina oltre 25 milioni di corse e al servizio sono registrati 21 milioni tra tassisti e autisti privati. Dopo che nel 2016 ha acquisito il business locale di Uber, Didi è diventata monopolista dei servizi di trasporto a chiamata (presto però potrebbe trovarsi a fronteggiare la concorrenza di Meituan Dianping – core business consegna di pasti a domicilio – appena entrate nel settore).

 

Valutata oltre 50 miliardi di dollari (circa il doppio di Uber) e con investitori del calibro di Softbank, Apple, Tencent, Foxconn, Didi si sta espandendo in nuovi mercati (Australia, Brasile, Messico) mentre nella seconda metà di quest’anno potrebbe sbarcare in borsa con una Offerta iniziale d’acquisto (IPO) miliardaria raccogliendo, secondo alcune stime, anche oltre 70 miliardi di dollari.

Oltre ai succitati cambiamenti nel suo servizio per i viaggi di lunga percorrenza, Didi ha in cantiere una serie di altre novità: gli autisti dovranno sottoporsi ogni giorno a riconoscimento facciale; saranno premiati gli utenti che segnaleranno casi di discrepanza tra autista e titolare di licenza dell’auto; il tasto di emergenza sulla app sarà più visibile, dando la possibilità di avvertire la polizia, chiamare un’ambulanza o essere messi in contatto col servizio di emergenza di Didi.

 

Infine, la compagnia sta consultando gli utenti circa l’opportunità di effettuare registrazioni audio di ogni viaggio, che verrebbero criptate e cancellate dopo 72 ore.