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«La Cina guiderà la ripresa:
nel 2020 in Asia il 50,2%
della crescita globale»

Nonostante il disastro provocato dal nuovo coronavirus, se la ripresa della Cina sarà poderosa nel secondo semestre di quest’anno, le economie dell’Asia potrebbero chiudere l’anno in territorio positivo e realizzare nel 2021 un significativo rimbalzo. È questo lo scenario tracciato dal rapporto Asian Economic Outlook and Integration Progress pubblicato dal Boao Forum for Asia.

L’appuntamento annuale tra leader e operatori economici e finanziari che si svolge nella località turistica sull’Isola cinese di Hainan quest’anno si è svolto in videoconferenza, a causa delle restrizioni per contenere la diffusione del “Covid-19”.

 

«Se la pandemia verrà mitigata nella seconda metà dell’anno – si legge nel documento pubblicato ieri -, i tassi di crescita dell’Asia potranno ancora rimanere positivi. Ma se il ricorso alle politiche di stimolo si rivelerà inefficace, c’è la possibilità che il tasso di crescita del Continente vada sotto zero».

 

La crescita dell’Asia tuttavia continuerà ad aumentare rispetto alla crescita globale, passando dal 49,5% nel 2019 al 50,2% nel 2020.

 

Zhou Xiaochuan, vice presidente del Boao Froum for Asia ed ex governatore della Banca centrale di Pechino, ha dichiarato che «in quanto parte importante del commercio, della produzione e degli investimenti globali, l’Asia ha subìto grossi contraccolpi a causa della pandemia. Tuttavia le economie asiatiche hanno una forte resilienza, grandi mercati e un ceto medio in rapida espansione, bilance dei pagamenti e condizioni fiscali migliorate, continui investimenti in capitale umano e un’economia digitale in piena esplosione».

 

La Cina – la maggiore economia asiatica – secondo Zhou continuerà a trainare la crescita continentale attraverso l’apertura e la riforma dei suoi mercati.